lunedì 9 aprile 2012

Fenice- il giorno lunedì 12 settembre 2011

Quante volte sono rinata dalle mie ceneri
nella speranza che la nuova me fosse quella vera...
Quante volte sono cambiata e mi sono trasformata dentro e fuori
per piacere a gente che non ha mai conosciuto il sapore della verità...
Quante volte avrei voluto fare ed essere quello che tutti giudicavano la cosa giusta
mentre invece era solo il “male minore”...
Quante ruoli ho recitato per capire chi sono davvero...
Quante volte mi sono persa nei meandri bui della mia anima
in cerca di una luce che non voleva accendersi...
Quante volte mi sono rialzata da terra e ho porto l’altra guancia
Nella speranza di essere la più forte...
Ma alla fine ho sempre fallito, non sono mai riuscita a sentire battere il cuore
Forse perché ero troppo impegnata a cercare di non sentire il dolore.
Tutto sembrava sopraffarmi, sommergermi, legarmi e costringermi in un giro vizioso.
Io lottavo con tutta me stessa per non annegare, per dimostrare a tutti che nulla mi poteva scalfire.
Nella danza dell’ultimo e disperato volo della fenice morente.
Poi un giorno mi sono lasciata andare al vortice delle passioni, ho assaporato fino in fondo l’amaro sapore delle lacrime e l’acre gusto di ammettere la sconfitta.
Mi sono afflosciata sotto al peso delle responsabilità che per un’eternità hanno piegato la mia schiena.
Sono caduta e mi sono lasciata incenerire dal dolore, mi sono cullata nel caldo abbraccio della sofferenza, quella nera, quella che ti toglie il respiro e che ti rende incapace di vedere il sole.
Volevo urlare per chiedere aiuto, ma come nei peggiori incubi, la voce sembrava non uscisse e la gente sembrava non sentisse.
Nel culmine dell’incendio ho sentito una forza dentro che mi ha imposto di spiccare il volo e di guardare le cose al di sopra di tutto e di tutti … anche di me ….
A quel punto mi sono accorta che non ero sola, che molti di voi erano lì accanto a me, che mi sostenevano. Ho potuto sentire il calore del vostro abbraccio, in un modo o nell’altro … ed è stato così che ho deciso di lasciarmi andare e di godermi la gioia di questo volo immenso che si chiama vita!
E’ stato difficile, soprattutto all’inizio, mi sono imposta di stare in mezzo alla gente, di sorridere, e di godermi quanto di migliore potesse darmi la quotidianità. N’ho fatto talmente tante volte che ormai è diventato automatico.
Sorrido e ringrazio il ragazzino che tutti i giorni,nello stesso posto, da tre mesi a questa parte mi da lo stesso volantino, sorrido e ringrazio l’automobilista che mi lascia attraversare sulle strisce, rido e scherzo con i miei colleghi e col capo al lavoro anche se a casa magari qualcosa non va, faccio del mio meglio per vivere la mia vita nella maniera migliore possibile, ho ricominciato ad aprire il mio cuore, smettendola di pensare solo al mio interesse (ho capito che a volte è meglio non guadagnare qualche soldo, piuttosto che fare un torto a qualcuno per guadagnare di più),apprezzando le piccole cose ed i piccoli gesti di cortesia, riscoprendo la gioia di dividere e di abbracciare qualcuno per il semplice piacere di farlo!
E’ stato un brutto periodo quello che è da poco terminato, ma questa volta mi sento cambiata e questo cambiamento l’ho fatto solo ed esclusivamente PER ME!!Perchè a furia di cambiare per gli altri mi stavo dimenticando chi sono..."conosci te stesso"diceva l'Oracolo di Delfi e mai verità più grande fu incisa su pietra!!!
La rabbia e il rancore che nascevano dalla notte dei tempi e che mi corrodevano, sembrano spariti e,anche se l’impeto dell’impazienza spesso e volentieri campeggia ancora nei miei occhi, ho imparato a fregarmene un po’ e a passare oltre!
La fenice è rinata gente e ora non brucia più,ma brilla e scalda come il sole!
Devo ringraziare molti di voi per essermi stati vicini nonostante tutto … e magari per aver impedito che il volo”retorico”della suddetta fenice si trasformasse in volo effettivo dal balcone!
Grazie per le nottate spese insieme, per i fazzoletti passati in extremis, per aver assistito alla visione di me sommersa da moccio e lacrime, grazie per aver creduto in me, anche quando io ero la prima a non farlo, grazie per avermi dato una possibilità, grazie per avermi mandato a fare in culo(prima parolaccia in un testo così lungo, ci sta)quando era il caso … e grazie per non averlo fatto quando era il caso, ma io non avrei potuto sopportarlo! Grazie per le interminabili chat a subirsi le mie menate, grazie anche per le sbronze e le nottate in bianco! Grazie per avermi insegnato l’importanza del dire”ti voglio bene” e grazie per le risate e le stronzate senza il minimo senso! Grazie alla persona che mi ha insegnato che il sorriso e un atteggiamento positivo possono davvero cambiare la tua giornata! Grazie amici vecchi e nuovi, vicini e lontani … vorrei poter essere capace di scrivere le stesse cose in polacco ed in inglese, così da poter ringraziare anche quegli angeli custodi che non parlano la mia lingua. Se sono felice è perché ognuno di voi è riuscito a tirare fuori la parte migliore di me! Vi voglio bene … e godetevi questo momento, perché non so quando succederà che ve lo dirò nuovamente!
P.s. non sono ubriaca, non mi drogo, non ho un brutto male e non ho intenzione di suicidarmi, solo che dopo tanto piangermi addosso … volevo condividere con voi la mia felicità!
Baci, Elisa

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