L'unica, vera e autentica avventura è la visita dell'enorme e sfavillante «Centro acquisti Lugano Z(s)ud»!
Per anni il miraggio dell'enorme struttura con ben 50 negozzi, pubblicizzata anche dal Bigio Biagi(il Mike Buongiorno svizzero) nella trasmissione cult «Cosa bolle in pentola»,ha animato le fantasie malate di noi giovani anime border line. Nel senso che abitiamo a cinquanta metri dalla dogana,cosa avete capito?
Davvero gente,assolutamente da NON PERDERE, le lampade dei bagni sono blu incubatrice e,dopo aver fatto la pipì, è davvero troppo emozionante uscire alla luce del giorno e non riuscire a vedere un cazzo per almeno un quarto d'ora!
Ma l'attrazione maggiore, a parte il negozio di osceni souvenir "rossocrociati", è l'IKEA...la più grande trovata al mondo per far sentire anche il più mediocre impiegatuccio un sexy ed esperto montatore di mobili.
A volte penso che anche Dio non ci abbia creato ex-novo ma che in realtà ci abbia comprato in qualche angolino delle offerte in qualche Ikea dell'universo.
Montò il primo esemplare e,come quando si compra il set di due comodini,tutti i pezzi vennero collocati nel posto giusto.
Poi passò al secondo mobiletto...porca paletta alla fine si ritrovò senza uno di quei pistolini cilindrivi che si usano come perni...cioè..diciamola tutta...si accorse che aveva messo troppo materiale nella parte alta del mobiletto (quella che il libretto di istruzioni chiamava «testa»), ma a quel punto sarebbe rimasto un buchino proprio a metà.
Dio ci pensò un pochino , il fatto che i due articoli non fossero proprio identici lo infastidiva parecchio, ma decise di mettere ugualmente il rivestimento e vedere a lavoro completato, se la differenza fosse stata poi così palese.
Effettivamente il buco non si vedeva e la differenza di contenuto nella testa nemmeno, così, soddisfatto e inorgoglito del risultato apparentemente uguale, decise di chiamare quest'opera di montaggio «uomo» e «donna». In realtà avrebbe voluto chiamarli «aspelund»,ma il nome era già stato registrato dal signor Ikea, niente di fatto.
Poi come andò la storia lo sapete. La mia amica Cassy in effetti ha una teoria anche sull'evoluzione dei fatti, ma non è esponibile in quanto complicata, blasfema e completamente folle.
Non che quella che vede Dio caricarsi gli scatoloni sulla 126 Bis color carta zucchero nel parccheggio dell'Ikea sia meno folle, ma, se vogliamo dirla tutta...anche questa è la visione della Creazione secondo La Cassy.
Ma chi è questa Cassy,vi chiederete voi?
La Cassy è, in realtà, la vera protagonista di questo racconto, reso fin troppo dispersivo dalle divagazioni di una pessima narratrice.
La Cassy in quanto Cassy ve la presenterò la prossima volta, adesso concentriamoci sulla mistica esperienza dell'Ikea svizzero.
Se parcheggiando vi accorgete che accanto alla vostra vettura giace un'esecrabile fiat seicento di un non ben definito colore tendente all'arancione e con all'interno montagne di carte altrettanto non ben definite, tenete un comportamento rispettoso, confacente all'istituzione che vi si para davanti perchè quella non è una semplice seicento, quella è La Seicento.
O meglio quella è la Seicè, diminutivo di Seicentina Ammazza Terroni (ma anche questa è un'altra storia) e il suo colore è «rosso Modigliani».
- Cosa? Che colore è?- chiederete voi -Cazzo ne so,c'è scritto così sul libretto- risponderà seccata la propretaria. In realtà nemmeno lei aveva mai sentito parlare di tale gradazone prima dell'acquisto...e, sincerità per sincerità, non ne è nemmeno la proprietaria.
Se la vettura giace nel parcheggio in ogni caso siete spacciati, il vostro destino sarà quello di incontrare La Cassy.
Come riconoscerla? Facile dagli assurdi comportamenti e dalla compagnia degli sciamannati che si porta con se.
A dirla tutta sono loro che, mossi a pietà, si portano in giro lei. Ma questi sono punti di vista!
Saltiamo i soci e andiamo ai comportamenti,reparto per reparto,partendo da una premessa: La Cassy non ha un soldo, non ha un lavoro, nè un fidanzato, nè una casa tutta sua. Allora cosa va fare all'Ikea? semplice, alla Cassy piace sognare!
Se vedete un culone ballonzolare nel reparto cucine all'altezza di una maestosa cucina da cartolina Svedese,grande,spaziosa,pi
Poi un bambino,di quelli veri intendo,inizia a fare capricci ed inizia ad incrinare la fiaba della Cassy.
Azz anche i suoi bambini si scaccoleranno,si picchieranno, piangeranno. Vabè,si ridimensiona il sogno, un solo figlio, basta e avanza.
Da qui parte in un turbinio di riflessioni:
«- Grosso cane, grossa cacca da gestire e figurati, mio marito è sempre in viaggio per la ditta, tocca sempre a me portarlo fuori e raccogliere.
Ok, chiwawa.
Ma i chiwawa mi stanno sulle palle. Ok niente cane,spese in meno.
- Abbiamo detto cinque bambini no, sono troppi.
Ok uno.
Ma poi figlio unico mi viene su stronzo. Ok, niente figli, spese in meno.
- Marito industriale e comunista.
Qui si cade male su due punti: c'è crisi e le fabbriche chiudono e poi, fatto ancora più rilevante, i comunisti non esistono più.
Merda,mi tocca becchino e fascista. Alla fine l'industria mortuaria va sempre a gonfie vele.
No ma la puzza di morto mi infastidisce e sta cosa del «duce luce» la trovo davvero demodè.
Ok, niente marito, spese in meno.
-E poi diciamocela tutta,anche sta storia dei barattolini in vetro per le spezie...che palle, va che poi sono io che li devo pulire e le spezie mi fanno anche un po' schifo! Ok niente barattolini!
Oh, a fine riflessione, cancella di qua, cancella di là mi resta solo la carriera, posso anche accontentarmi di una cucinina più piccola!»
E' soddisfatta La Cassy mentre si sposta verso la pratica «cucina da single».
Non ditele che lo sgabellino unico con vista parete bianca fa troppa tristezza, lasciatele per cinque minuti ancora l'illusione di poter tenere in mano i fili della sua esistenza.
Ridacchia La Cassy immaginando la sua stressante vita di donna in carriera, fatta di missioni diplomatiche, traduzioni e...secchiello per lavare vetri al semaforo!
Già perchè i tre minuti successivi la culona li passerà commiserando la sua situazione di mediatrice linguistica e culturale parlante quattro lingue ma deliziosamente disoccupata. Se state in silenio accanto a lei potreste intendere qualche frase tipo:"Una dice:vado a fare la mediatrice linguistica e culturale in un Paese come questo in cui gli immigrati sono una grossa fetta della popolazione, ho il culo parato almeno fino alla pensione»...we tusa,fà balà l'öch...qui siamo in Italia cara!
I soldi servono per altre spese molto più importanti dell'integrazione e della formazione!...pensa alle Escort...già la Escort, se penso che a me come macchina mi ha sempre fattocagare, sem apost!!»
Così è struggente vedere i sogni della Cassy infrangersi in pochi istanti ed è ancora più triste vederla ballonzolare verso il reparto materassi imprecando silenziosamente (ma non troppo) e trascinandosi quella che i suoi cuginetti chiamano semplicemente «nonna», ma che lei, dovendosi sempre distinguere dalle masse chiama «La Vecchiaccia». Non lo ammette facilmente, ma La Cassy senza la sopramenzionata veliarda sarebbe proprio persa...anche perchè andrebbe a perdere una formidabile spalla per le sue bestiali minchiate.
Eccole lì, due generazioni di cellulite una accanto all'altra. Il Nano* e la Strafika** col Peloso*** probabilmente hanno deciso di dissociarsi dall'operazione «Recchiameterne»(he tradotto dal latino della Vecchiaccia sarebbe "Requiem aeternam","L'eterno riposo") e seguono le manovre sconsiderate da qualche reparto limitrofo.
La cosa geniale è che in realtà la Vecchia è anche semi-ignara della sua sorte nel reparto materassi dell'Ikea, ma impavida affronta il suo destino.
Veniamo ai fatti: La Cassy si avvicina fischiettando al materasso dal nome inpronunciabile lasciando l'energico pezzo da museo a qualche passo di distanza e assicurandosi che nelle vicinanze ci sia un ignaro pubblico (attenzione,potrebbe capitare anche a voi).Tre,due uno...signori concentrati che la scena non si ripete!
«Nonna senti un po' le caratteristiche di questo-e inizia ad elencarle- a me piacce, è anche comodo,però lo devi provare te...» i presenti guardano inteneriti la scena, nonna e nipote che amorevolmente si scambiano giudizi sul materasso...che amoriiii....e poi salta fuori la bestialità della Cassy: «Ok nonna non stiamo a perdere tempo,ti sei girata e rigirata trenta volte...da viva ti va bene...ma da morta?? Mettiti un po' come ti ho insegnato quando facciamo le prove a casa, fatti rigida rigida e metti le mani giunte sul petto..e no nonna cazzo,così non và! Cerca di ricordarti com'era bella la vecchia all'ultimo funerale,con quella faccia sembri incazzata di morire,che te frega nonna,ormai sei morta è anche inutile prendersela! -si gira verso una sgomenta svizzerotta- no perchè vede signora, io periodicamente mia nonna la porto a ripassare come si fa a fare i morti ai funerali...sia io che lei siamo perfezioniste non vorremmomai fare figure...Allora nonna che dici,questo per esporre la salma quando muori va bene?»
L'atterrito pubblico non ha parole,sembra che lo sketch volga al termine quand'ecco il colpo di genio della terza età: « Allora,per me va bene, provalo un po' te...ma non come l'ultima volta, anche te devi provare la versione viva e la versione morta - girandosi anche la dolce nonnina verso la sbigottita svizzerotta - no perchè vede signora, qui bisogna andare al risparmio, quando muoio io poi il materasso lo eredita lei e se poi non dorme bene c'è il rischio che rimanga nervosa per tutto il giorno. Siccome poi nella vita non si sa mai, magari una sera mi torna drogata, o peggio, ubriaca, cade picchia la testa sul water e ciao Pepp' mi tocca anche di andare al funerale de la me tusa!!
Oh mettiti un po' da morta?!Ma sai che quasi ti viene meglio a te?».
Operazione riuscita, gli spettatori se ne vanno palesemente scossi, la Vecchia è fiera, ma il contegno impostogli dai suoi duecento anni le fanno farfugliare frasi tipo: «Questa è l'ultima volta che facciamo ste cretinate...oh ma l'hai vista la faccia di quella vecchia?»(notare che quella vecchia di anni ne avrà avuti almeno venti in meno della Vecchia con la «V» maiuscola).
La Strafika, scuotendo la testa va a raccattare la veliarda e la scervellata . Con l'allettante offerta di patatine e polpettine di «Babbo Natale»,le trascina lontano dal pietoso disprezzo dei commessi ormai abituati alle scoperte «geniali» di nonna e nipote.Meglio non riportare alla memoria l'episodio in cui La Cassy e La Vecchia volevano dimostrare alla Strafika che la forza centrifuga esercitata dalla sedia girevole sulla quale la vecchia girava da almeno mezz'ora poteva tenere incollata la dentiera alle gengive senza l'uso dell'adesivo...non avevano calcolato il fattore vomito. Fermiamoci qui.
Fine del lauto pasto, La Cassy ha annegato nelle «puppette» la frustrazione di tutte le sue velleità di arredatrice castrata dall'impossibilità di andare a vivere da sola ed è pronta ad affronatre il secondo padiglione dell'Ikea: stoffe e suppellettili da cucina. Le sue passioni, ma mani in tasca.. «non ci serve niente».
Reparto cuscini: la Strafika necessita di un cuscino nuovo. Per vedere se èquello che fa per lei lo prova sulla testa della Cassy che nel frattempo è intenta a fare le facce da pirla davanti alla specchiera del vicino reparo bagni. Al contatto col cuscino i denti hanno stretto in un'allucinante morsa la lingua della Cassy e contemporaneamente hanno soffocato un'imprecazione articolata e ai confini della blasfemia. Non c'è dubbio,è lui. E' il cuscino giusto per la Strafy.
In genere qui l'allegro teatrino di imbecilli balabiòt è esausto e non si sofferma troppo nei restati reparti(a meno che non abbia comprato qualche mobiletto e allora ci si passa anche tre giorni perso nella disperata ricerca del giusto scaffale e quando lo trova ecco l'abominevolescritta:"ESAU
Presumo che anche voi siate stufi di leggere le bestiali stronzate della nostra protagonista che,come forse ho già velatamente sottolineato, NON sono io,è la mia amica-nemica Cassy!
Arrivati a questo punto quindi la farò breve, vi lascerò la sorpresa, se mai vi recherete all'Ikea di Grancia, di vedere dal vivo il metodo che La Cassy si è invetata per testare gli asciugamani da bidet dell'Ikea...metti che lo compra e poi non si confà alla sua anatomia?
Ehi,niente facce inpietosite! Quelli se li può permettere!..".ma la vecchia poi a Natale cosa le regala se se li compra da sola? Va bè,asciugamani da bidet servono sempre,compriamoli e poi mettiamoli da parte nell'armadio che non si sa mai..metti che mi sposo e mi serve la dote"...
In pratica: La Cassy non ha un lavoro, non ha una casa, non ha uno straccio d'uomo...ma accicpicchia, ha il culo più asciutto di tutta l'umanità!!!
Siamo alle casse,l'incubo (vostro,perchè lei si è troooppo divertita) è finito. Anche oggi si è ingozzata, ha fatto le sue stronzate con La Vecchia e, anche solo per cinque minuti, ha sognato la vita che probabilmente non avrà mai.
Nel suo sacchettino porta contenta la sua pasta a forma di renna, i biscottini «con quella spezia che non sa ma che le piace» e le polpette surgelate per la Luana che lavora al Fos Taum e non ha mai tempo di andarsele a comprare poverina...
Sale sulla Seicè, La Cassy, e non è un'operazione facile caricare su quel macchinino tutto quel club di culoni, ma è una delle tante operazioni allegoriche della sua vita e a me piace raccontarla ugualmente.
Sono tutti dentro,schiacciati come sardine, La Cassy accende la radio,da una gomitata alla Vecchia che siede accanto a lei,inpreca contro la retro che non entra e poi parte con una sgommata.
La sua giornata all'Ikea è finita...e anche voi potete riprendere fiato.
Adesso però all'Ikea di Grancia ci potete andare tranquilli, La Cassy è lontana e so che tutte queste cose le mancano tanto,ma per la maggior parte del tempo, fa finta di niente e nasconde la sua malinconia dietro nuove "genialate" di cui spesso sono testimone e che,se vorrete leggerle,sarò felice di raccontare.
Non ditelo alla Cassy, ma a volte lei manca un po' anche a me.
Note:
*il Nano non è altro che la sciagurata genitrice della Cassy
**la Strafika è la sorella minore-SS della Cassy...ha manie di persecuzione e qualche tendenza terroristica,ma a noi la Zia ci piace così..
***il Peloso è lo sciamannato fidanzato della Strafika. Non si emettono giudizi sul personaggio (poverino è nato con i braccini montati al contrario,sono corti corti ed escono dalla schiena!) ,posso solo dire che dei vari ipotetici cognati della Cassy questo è il meno pirla e il secondo in ordine di preferenza nell'adiposo cuore della nostra protagonista.
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